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Cristallo di Bohemia: Durante la vostra permanenza a Praga, avrete modo di vedere molta oggettistica di cristallo e vetro di Boemia: i negozi di cristalli e i bazar cinesi sono numerosissimi tutto intorno al centro della città. Il posto migliore per iniziare a cercare è la zona intorno a Piazza Venceslao, Na Prikope e Celetna e vicino al Ponte Carlo.

Fin dal Medioevo la Boemia è stata la patria del bicchiere. Risale a più di 150 anni fa il primo bicchiere di cristallo al piombo realizzato presso la scuola del Bicchiere in Boemia. E da allora i gioielli di cristallo al piombo della Boemia dall’Impero austro-ungarico han decorato le case e i castelli dell’aristocrazia di tutto il mondo con porta candele, con bicchieri  con vasi, con piatti e scodelle eccetera.

Sopravvissuti ad ogni moda e tendenza, questi gioielli in cristallo di Boemia sono preziosi e sempre attuali. I loro contorni particolari, i riflessi argentati sempre diversi e le finiture sono un segno inequivocabile della loro realizzazione rigorosamente a mano e che nessuna macchina potrebbe mai assicurare.

Il vetro e la lavorazione di questo incredibile materiale hanno origini antichissime; si riporta infatti che già presso il popolo fenicio iniziassero a comparire le prime tecniche di lavorazione per trasformare il vetro in vasi e decorazioni assai apprezzate in tutto il mondo allora conosciuto. Tale fu l’importanza ed il valore del vetro, che questo sopravvisse ai secoli e le tecniche vennero tramandate di generazione in generazione attraverso i popoli che, nel tempo, le migliorarono e le perfezionarono.

Il 1450 fu però l’anno in cui si conobbe una nuova decisiva svolta nella storia del vetro; in questa data, infatti, nacque, proprio in Italia, il cristallo, creato a partire dal vetro con l’aggiunta di sodio e manganese. Neanche a dirlo, questo nuovo vetro dalle caratetristiche irripetibili spopolò tra gli amanti del genere ed il segreto per ottenere tale materiale si diffuse in tutta Europa. Questo mancò, ovviamente, di giungere anche in Boemia, regione storica dell’Europa centrale, già di per sé famosa per la vastissima produzione di vetri e per le raffinate tecniche di lavorazione.

Per la Boemia, che nei secoli precedenti aveva appreso dalle terre vicine l’arte del cristallo, il ‘600 rappresentò però il secolo del cambiamento: si scoprirono infatti i segreti per fabbricare il più bel cristallo mai visto. Soda e potassio, uniti ad una sapiente lavorazione artigianale, furono così in grado di dare vita ad un tipo di cristallo mai visto, assai simile al cristallo di rocca (quarzo ialino, varietà di quarzo del tutto incolore). Il nome di questo cristallo non poteva che rendere omaggio alla regione natael facendolo diventare il “cristallo di Boemia”. Facilità di lavorazione, durezza ed una inconfondibile di bellezza fecero di questo materiale uno dei più belli mai creati ed il cristallo di Boemia spopolò così sui mercati spingendo le fabbriche a perfezionare le tecniche di lavorazione.

Ancora oggi, il cristallo di Boemia è annoverato tra i più preziosi e raffinati cristalli del mondo e rappresenta il vanto dell’antica regione d’origine, oggi non più esistente. A dimostrazione di questo, le città ed il paesini dell’ex-Boemia sono ancora oggi considerati la patria del cristallo più prezioso e lungo le loro strade si snodano milioni di piccoli negozietti e boutiques in cui il cristallo di Boemia figura come protagonista.
La storia antichissima del cristallo di Boemia non ha impedito a questo splendido materiale di giungere fino a noi ancora carico del proprio fascino e della propria raffinatezza. Gli oggetti fabbricati con questo cristallo, infatti, rappresentano ancora oggi ciò che di più prezioso e ricercato questa regione ha da offrire e non solo grazie alla maestria degli artigiani ma anche, e soprattutto, grazie alle irripetibili caratteristiche di questo materiale. La delicatezza e leggerezza delle forme, la precisione per i dettagli e le particolari lavorazioni sono accompagnate, nel cristallo di Boemia da una trasparenza, una lucentezza ed una resistenza uniche. In questo modo e per queste caratteristiche gli oggetti realizzati con questo cristallo sono ritenuti oggetti raffinati e preziosi, perfetti per arricchire case di lusso e per impreziosire ogni ambiente.

Le conoscenze degli artigiani hanno poi portato il cristallo di Boemia ad assumere i volti più diversi pur mantenendo intatte le proprie caratteristiche. Una particolare lavorazione di molatura, per esempio, per via delle molteplici sfaccettature, rende questo cristallo assai simile al diamante, mentre la colorazione lo rende vivo e sgargiante pur senza intaccarne la qualità. Una tale versatilità, dunque, non poteva che prestare il cristallo di Boemia alle più differenti destinazioni: questo materiale non si limita infatti a caratterizzare vasi, soprammobili, piatti, calici ed altri oggetti d’arredamento, ma è entrato a pieno titolo anche nel mondo della gioielleria impreziosendo orecchini, collane e bracciali con forme e colori differenti.

 

Il vetro e la lavorazione di questo incredibile materiale hanno origini antichissime; si riporta infatti che già presso il popolo fenicio iniziassero a comparire le prime tecniche di lavorazione per trasformare il vetro in vasi e decorazioni assai apprezzate in tutto il mondo allora conosciuto. Tale fu l’importanza ed il valore del vetro, che questo sopravvisse ai secoli e le tecniche vennero tramandate di generazione in generazione attraverso i popoli che, nel tempo, le migliorarono e le perfezionarono.

Il 1450 fu però l’anno in cui si conobbe una nuova decisiva svolta nella storia del vetro; in questa data, infatti, nacque, proprio in Italia, il cristallo, creato a partire dal vetro con l’aggiunta di sodio e manganese. Neanche a dirlo, questo nuovo vetro dalle caratteristiche irripetibili spopolò tra gli amanti del genere ed il segreto per ottenere tale materiale si diffuse in tutta Europa. Questo mancò, ovviamente, di giungere anche in Boemia, regione storica dell’Europa centrale, già di per sé famosa per la vastissima produzione di vetri e per le raffinate tecniche di lavorazione.

Per la Boemia, che nei secoli precedenti aveva appreso dalle terre vicine l’arte del cristallo, il ‘600 rappresentò però il secolo del cambiamento: si scoprirono infatti i segreti per fabbricare il più bel cristallo mai visto. Soda e potassio, uniti ad una sapiente lavorazione artigianale, furono così in grado di dare vita ad un tipo di cristallo mai visto, assai simile al cristallo di rocca (quarzo ialino, varietà di quarzo del tutto incolore). Il nome di questo cristallo non poteva che rendere omaggio alla regione natale facendolo diventare il “cristallo di Boemia”. Facilità di lavorazione, durezza ed una inconfondibile di bellezza fecero di questo materiale uno dei più belli mai creati ed il cristallo di Boemia spopolò così sui mercati spingendo le fabbriche a perfezionare le tecniche di lavorazione.

Ancora oggi, il cristallo di Boemia è annoverato tra i più preziosi e raffinati cristalli del mondo e rappresenta il vanto dell’antica regione d’origine, oggi non più esistente. A dimostrazione di questo, le città ed il paesini dell’ex-Boemia sono ancora oggi considerati la patria del cristallo più prezioso e lungo le loro strade si snodano milioni di piccoli negozietti e boutiques in cui il cristallo di boemia figura come protagonista.