Vaclav Havel: E’ stato un rivoluzionario della non violenza e grande intellettuale, martire della repressione nell'”Impero del Male” sovietico e sempre fautore del dialogo
Con Vaclav Havel, leader dell’opposizione democratica clandestina sotto il comunismo, ispiratore della “rivoluzione di velluto” non violenta nell’autunno 1989 e poi capo dello Stato della Cecoslovacchia tornata alla democrazia, l’Europa e il mondo perdono una delle maggiori figure degli ultimi decenni, quasi una versione laica di Giovanni Paolo II.
Con Lech Walesa e con papa Karol Wojtyla, con Jacek Kuron, Bronislaw Geremek e Adam Michnik, Havel fu uno dei massimi ispiratori della rivoluzione democratica che, iniziata con i movimenti dissidenti e poi partita nell’agosto 1980 a Danzica, Polonia, con l’alleanza per la libertà tra intellettuali e operai, nel 1989 rovesciò le dittature dell’Est e portò alla riunificazione dell’Europa