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Auto con targa ceca, vi offriamo il servizio di immatricolazione della vostra con una targa ceca.

Attenzione: questo è dedicato a chi, per diversi motivi, deve spostarli a vivere all’estero.

La parte automobilistica viene seguita da nostri collaboratori esterni professionali vista che il tutto è abbastanza delicato. Contattateci per preventivi per esportare auto allo +420 774 989 763 o per e mail a automobili@charmingprague.com

Circolare con targhe ceche in Italia
Possedere e usare un veicolo con una targa non Italiana…. è una procedura più diffusa di quanto si pensi: molte vetture che targa ceca vedete circolare con targa straniera non sono di turisti o di immigrati, bensì forse…. del vostro vicino di casa!

Sappiate che nonostante la libertà concessa dalla Comunità Europea, in nessun caso un cittadino Italiano residente in Italia può intestare e assicurare a suo nome un veicolo in un altro Paese. Ciò che invece è possibile è guidare un veicolo intestato ed assicurato a nome di un soggetto estero.

Un “escamotage” legale  potrebbe essere dunque quello di intestare il veicolo a parenti o amici residenti all’estero (basti pensare a quanti hanno una moglie straniera!), mentre chi non ha “agganci” arriva a rivolgersi addirittura a prestanome o società di comodo… In ogni caso, per poter effettuare l’operazione, è necessario che l’intestatario sbrighi tutte le pratiche di immatricolazione nel Paese di residenza, conformemente alle leggi ivi vigenti; da notare che potrebbe essere necessario portare la vettura fisicamente nella Nazione di immatricolazione. Non è raro il caso di società di capitali che acquistano auto per poi affittarle a persone italiane.

Vediamo quali sono i militi di questa pratica.

Il primo rischio concerne lo stesso ricorso a terzi di comodo che, di per se non vietato, potrebbe configurare reati di natura fiscale qualora venisse accertato che il dato mezzo è in realtà nelle disponibilità del cittadino Italiano. Potrebbe essere contestata l’elusione del pagamento del bollo e superbollo in Italia,  oppure la mancata dichiarazione di capitali all’estero.

In seconda analisi, è bene essere in rapporto di massima fiducia con l’intestatario, perché questo potrebbe rivendicare il veicolo per se’, con piena ragione e titolo. Problemi sicuri anche in caso di difficoltà finanziare dell’intestatario: il veicolo potrebbe essere sequestrato senza possibilità di opporsi.

Il terzo problema riguarda la libera circolazione: può un Italiano circolare in Italia con una vettura a targa straniera? Si, ma con un limite di un anno, dopodiché è obbligatorio nazionalizzare il veicolo. Questa regola vale per tutti i paesi aderenti alla convenzione di Ginevra. Ma non esisteva la libera circolazione di mezzi e persone in Europa? Si, e infatti un cittadino europeo residente nel proprio Paese può circolare con la propria vettura in tutta l’Europa senza limiti; il problema nasce quando a guidare (o possedere) il mezzo straniero è qualcuno che è residente in Italia, ovvero che è residente in un Paese UE diverso da quello della propria nazionalità.

La questione del limite di un anno alla circolazione dei mezzi con targa straniera è molto legata agli effettivi controlli da parte delle forze dell’ordine in quanto non è semplice calcolare il periodo di permanenza di un mezzo in Italia. Se il mezzo doveva espletare obblighi doganali, farà ovviamente fede la data della pratica, ma nella maggior parte dei casi il mezzo è entrato liberamente, come se il proprietario fosse in libera visita. In questi casi, l’infrazione può essere contestata solo con raffronti e indagini specifiche. Ad esempio, in alcune nazioni UE vengono fatti appostamenti con foto periodiche delle targhe per verificare la permanenza o meno del mezzo sul territorio, ma questo non avviene in Italia. Potrebbero contestarvi l’infrazione ad esempio a seguito di due registrazioni in un anno del vostro nome ad un posto di blocco, ma anche così… il veicolo potrebbe essere uscito e rientrato in Italia nel frattempo! Vedete voi se approfittare o meno di questo…

Passiamo adesso alla questione delle multe, la cui elusione è uno dei motivi che spesso spingono ad utilizzare una vettura con targa estera. C’è da dire che anche questo aspetto in Italia è poco chiaro e dipende dagli accordi presenti tra l’Italia ed il Paese dove è targato il veicolo… potrebbe capitare di farla franca, soprattutto per le infrazioni rilevate con sistemi automatici (autovelox) oppure di vedersi chiedere il pagamento in contanti in caso di contestazione immediata.

Una operazione più semplice è essere quella nella quale un residente in Italia vuole assicurare una vettura Italiana con una assicurazione estera.
Ci si chiede dunque se sia possibile rivolgersi ad una compagnia di diritto non Italiano per assicurare la propria vettura Italiana, con lo scopo di risparmiare. Affinché la polizza sia valida, la compagnia deve essere autorizzata ad operare sul territorio Italiano. Esiste una apposita lista sul sito della IVASS (ex ISVAP), che vi invitiamo a consultare.
Se fate la polizza con una compagnia non presente in questa lista, con ogni probabilità non sarete in regola con il codice della strada e vi esponete a grossi rischi in caso di sinistro.
Da notare inoltre che le compagnie estere che operano in Italia hanno, ahi noi, allineato i propri prezzi a quelli Italiani, per cui se è vero che la RCA auto in Germania costa il 50% in meno… non è vero che una compagnia tedesca che opera in Italia sia così conveniente…

Importazione e esportazione di veicoli da e per l’Italia
Non approfondiamo il caso dell’import/export dei veicoli che non è a tema con questo articolo, vi basti sapere che per questi casi esistono targhe temporanee rilasciate dal Paese in cui è in vendita la vettura. Al momento dell’acquisto all’estero, si richiede la targa per esportazione, che include l’assicurazione, e con questa si porta la vettura in Italia, dove si avranno alcuni giorni di tempo per sbrigare le pratiche di re immatricolazione nel nostro Paese.

Una precisazione: parliamo di queste procedure perché di per se’ possibili e ci dissociamo da qualunque azione che potrebbe sfruttare queste pratiche per compiere atti illegali.

Esportazione
Per esportare definitivamente un veicolo in Repubblica Ceca bisogna richiedere al Pubblico Registro Automobilistico (PRA) la “Cessazione della circolazione per esportazione”.

Il PRA, a seguito della richiesta, rilascia il Certificato di Radiazione.

Con l’esportazione definitiva del veicolo, questo cessa di essere iscritto nel Registro Automobilistico.
La richiesta di esportazione definitiva del veicolo all’estero può essere presentata prima che il veicolo sia trasferito e immatricolato all’estero o in un momento successivo, quando cioè il veicolo è già stato trasferito e immatricolato (con nuove targhe straniere) nel paese estero.

Dal periodo impositivo successivo dalla data del rilascio del Certificato di Radiazione, si interrompe infatti l’obbligo del pagamento della tassa automobilistica (bollo auto).

Se sul veicolo da esportare è iscritto al PRA un provvedimento di fermo amministrativo occorrerà prima cancellare il fermo amministrativo (dopo aver pagato le somme dovute al concessionario dei tributi) e dopo richiedere la “Cessazione della circolazione per esportazione”.

Si consiglia pertanto, prima di fare la pratica, di chiedere una “visura” del veicolo (anche on line), indicandone la targa, per verificare che sul veicolo stesso non ci sia un fermo amministrativo.

Chi può richiedere l’esportazione
La richiesta di “Cessazione della circolazione per esportazione” del veicolo deve essere firmata dall’intestatario del veicolo, dall’erede o dal proprietario che, per qualsiasi motivo, non risulti intestatario al PRA.

Se la richiesta non viene firmata davanti all’impiegato addetto, occorre allegare fotocopia di un documento d’identità/riconoscimento di colui che la firma.
Dove presentare la richiesta
La richiesta va presentata presso uno Sportello Telematico dell’Automobilista STA, oppure presso il Consolato d’Italia in Repubblica Ceca.

Se si presenta tramite il Consolato d’Italia, il Certificato di Radiazione sarà inviato per posta prioritaria all’indirizzo estero (ove indicato) dell’intestatario del veicolo, oppure all’autorità consolare richiedente.
Modalità di presentazione della richiesta
Le modalità di richiesta di esportazione variano a seconda del veicolo, e il momento in cui essa viene presentata (prima o dopo che il veicolo è stato trasportato all’estero e lì immatricolato con nuova targa ceca).

Servizi che offriamo:

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costi, al netto di commissioni agenzia

TRASCRIZINE VETTURE REP.CECA – REP.CECA (CAMBIO PROPRIETARIO O SEDE)
COSTI: 800,- Czk bollo, controlo tecnico + d´evidenza 1300 Czk, controllo emissioni 600,- benzina e 1100,- Czk diesel.
Il servizio di trascrizione: 3000 Czk/1 macchina x trascrizioni fatte a Praga (deve essere prima annullata la registrazione dal posto di cui viene la vettura trascritta – Costo 0).
Tempi: entro 1 giorno se la macchina é disponibile dalla mattina fino alla sera
TRASCRIZINE VETTURE IMPORT – REP.CECA (CAMBIO PROPRIETARIO O SEDE)
COSTI: in piú si paga solo il pagamento di omologizzazione globale 2300-2800 Czk dipende dalla vettura.
DURATA: cca 3 giorni