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Penta preme per un aeroporto low-cost a Praga, lo Stato si oppone

Il gruppo di investimento ceco-slovacco Penta intende andare avanti con il suo progetto per trasformare Letiste Vodochody in un secondo aeroporto internazionale per Praga, ma lo Stato ceco, proprietario dello scalo di Ruzyne dedicato a Vaclav Havel, non sembra essere d’accordo.

Il gruppo finanziario sarebbe pronto a impugnare la decisione del Ministero dell’Ambiente ceco di annullare la Valutazione di Impatto Ambientale (VIA) che dava il via libera al progetto dell’aeroporto che era stato acquisito da Penta nel 2006.

Nel piano di Penta il nuovo aeroporto, che inizialmente avrebbe dovuto essere pronto in due anni, avrebbe ospitato compagnie di charter e voli low-cost gestendo fino a 3,5 milioni di passeggeri all’anno.

Nel 2013, dopo anni di trattative, il progetto ha ricevuto l’approvazione tecnica della VIA, ma il nuovo ministro Richard Brabec del partito ANO l’ha annullata un anno dopo a seguito di decine di denunce presentate da dirigenti comunali locali preoccupati per le conseguenze che l’ampliamento dello scalo comporterebbe, come l’aumento dell’inquinamento acustico, del traffico stradale e la potenziale contaminazione delle falde acquifere.

Penta, dal canto suo, accusa le autorità di voler semplicemente evitare un concorrente privato all’aeroporto statale, ma in questo modo, ha detto il socio di Penta Marek Dospiva, fanno solo danni allo Stato. Penta infatti, se il suo ricorso venisse respinto dalla Corte suprema, è pronta a citare in giudizio la Repubblica Ceca per ostacolare il suo investimento, e chiederà un risarcimento che costerebbe decine di miliardi di corone di soldi pubblici.

(Fonte Radio Praha)