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Piazza Loreto Loretanske namesti, che prende il nome dal suo famoso santuario, è un impianto solenne circondato da monumentali edifici, creato tra il 1703 e il 1726, epoca in cui i signori della famiglia Cernin fecero demolire le povere case esistenti per fare spazio al loro sontuoso palazzo.

 

Il palazzo Cernin, progettato dall’italiano F. Caratti, propone un’architettura trionfalistica, che si rifa al manierismo della Controriforma italiana. La facciata lunga 150 metri è composta da un alto zoccolo su quale poggiano due ordini di finestre separate da colonne corinzie.
Dal 1718 al 1720 il palazzo venne rimaneggiato da F.M. Kanka che modificò i tre portali conferendogli l’attuale forma convessa.
Danneggiato durante l’occupazione di Praga da parte dei francesi, venne restaurato da Anselmo Lurago a metà del Settecento. Trasformato in caserma, fu riportato al suo aspetto originale negli anni trenta da P. Janak. Oggi è sede del Ministero degli Esteri.
Il Santuario di Loreto, luogo di pellegrinaggio del mondo cristiano, ha il suo centro nella “Santa casa”, una copia esatta di quella che si ritiene sia stata la piccola casa della Vergine Maria a Nazareth dove l’arcangelo Gabriele le annunciò la nascita di Gesù. Il modello della Santa Casa è ricalcato su quella del Loreto italiano, che, si narra, gli Angeli trasportarono dalla Palestina.
In Boemia vi sono circa cinquanta templi di questo tipo costruiti dopo la vittoria asburgica sugli ussiti (1620), questo perché il culto di Loreto sembrò un mezzo efficace per favorire il processo di ri cattolicizzazione del paese.
Il Loreto di Praga fu fondato nel 1626 con la Santa Casa voluta da Benigna Katerina di Lobkowiez, nobile dama di una ricca famiglia ceca, e realizzata dall’italiano G.B. Orsi. La piccola costruzione originariamente affrescata all’esterno, venne decorata nel 1664 da artisti italiani con stucchi raffiguranti profeti dell’Antico Testamento e scene della vita della Vergine. All’interno c’è un altare d’argento, e una scultura di Nostra Signora di Loreto in legno di cedro.
Dopo il 1661 la Santa Casa venne circondata da chiostri, su ogni lato alzati di un piano nel 1740 da K.I. Dientzenhofer.
Gli affreschi, sui temi della litania mariana sono di F.A. Scheffler del 1750. Il cortile interno, ornato da altari e sette cappelle di Santi, fu completato nel XVIII secolo con due fontane dello scultore praghese J.M. Bruderle raffiguranti l’Ascensione e l’Assunzione (1739). Al centro del lato Est del chiostro vi è la Chiesa della Natività di Gesù, costruita nel 1734 al posto dell’originaria cappella di S. Anna. Nella Sacrestia vi è un affresco di V.V. Reiner, del 1735. Il mobilio è una copia fedele dell’arredamento originale.
La facciata del santuario di Loreto, di stile barocco, fu costruita nel 1720 da K.I. Dientzenhofer. La torre, più antica, è dotata di un orologio e di un carillon del 1694, costruito dall’orologiaio praghese P. Neumann con 27 campane provenienti da Amsterdam. Il carillon che può eseguire diverse melodie, scatta allo scadere di ogni ora, in estate, suonando un inno mariano. Nella parte Ovest del chiostro, al piano superiore, è stato installato nel 1962 il tesoro di Loreto (apertura ore 9-17), che raccoglie pezzi di valore inestimabile dal XVI al XVIII secolo, in maggior parte doni della nobiltà arricchitasi prestando fedeltà agli Asburgo contro gli ussiti. Fra i numerosi pezzi di grande interesse storico e artistico, il più antico è un calice gotico del 1510. Il più prezioso è l’ostensorio tempestato di diamanti (circa 6500), del 1698.
Nel lato settentrionale della piazza Loretanske si trovano la chiesa e il monastero dei Cappuccini, del 1601. La chiesa costruita in uno stile semplice, detto cappucciniano, conserva un presepio del ‘700 con statue a grandezza naturale, che viene esposto nel periodo natalizio.
A Nord della piazza si estende un pittoresco quartiere che ebbe origine al tempo della costruzione del monastero cappuccino, il cui nome è Novy Svet, che significa “Nuovo Mondo”.
Dalla piazza di Loreto, attraversando l’antico sobborgo di Pohorelec, si accede al monastero di Strahov, un complesso religioso fra i maggiori dell’Europa centrale.